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Ieri sera sono stati annunciati i finalisti della seconda edizione del prestigioso Canopus Award 2017 organizzato dall’iniziativa 100 Year Starship. Con grande sorpresa (nel vero senso della parola, poiché avevo dimenticato di aver candidato una mia opera), il mio essay “An Anthropic Program for the Long-Term Survival of Mankind” è tra i cinque finalisti della categoria “Original Non-Fiction”.

Il Canopus Award è un riconoscimento istituito per premiare l'”Excellence in Interstellar Writing”, ossia nello specifico quelle opere di narrativa e di saggistica che possono contribuire a stimolare positivamente l’opinione pubblica verso i viaggi interstellari. A conferirlo è la 100 Year Starship, una fondazione originariamente costituita con capitali della DARPA (l’agenzia di ricerca e sviluppo del Dipartimento della Difesa americano) e della NASA (l’ente spaziale statunitense) per condurre un programma di ricerca per il viaggio interstellare. Le categorie sono sei, tre per le opere edite (Miglior Romanzo, Miglior Racconto, Miglior Saggio), tre per quelle inedite (Original Fiction, Original Non-Fiction, Original College Writing) sul tema “Near Steps to Interstellar”.

Il mio saggio è stato scritto originariamente nel 2014 per partecipare a un contest del FQxI-Foundational Questions Institute sul tema “How Should Humanity Steer the Future?”. Non entrò, tuttavia, nella fase finale, pur ricevendo diversi pareri positivi dai lettori. Ho presentato poi gli argomenti esposti nel saggio al Congresso nazionale di Space Renaissance Italia al Politecnico di Milano nel maggio 2014 e pubblicato una sua versione sintetica nel numero 3 di “Futuri”, che ospitava gli atti del congresso. Una versione integrale in italiano di questo saggio sarà pubblicata nelle prossime settimane. I vincitori del Canopus Award saranno annunciati nel corso di una cerimonia a Los Angeles il 12 agosto.