All’indomani dell’importante meeting dell’Università di Trento, che ha visto riuniti il 7 aprile scorso una prima importante rappresentanza degli esperti di studi sul futuro italiani, e da cui ha avuto inizio un percorso che spero possa portare alla costruzione di un network nazionale di futures studies, a cui l’Italian Institute for the Future intende fornire un rilevante contributo, Stefano Fait mi ha intervistato per il sito di -skopìa, la prima agenzia di servizi di anticipazione esistente in Italia, nata come spin-off dell’Università di Trento. Ne è nata una conversazione molto stimolante su limiti e opportunità dell’anticipazione degli scenari futuri, un’occasione per chiarire i miei punti di vista su alcune questioni che tornano spesso quando si parla di “futurologia”.

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