La crisi che sta attraversando il mercato del lavoro nei paesi occidentali non è legata solo a questioni congiunturali (effetti del lockdown, smart working, sussidi di disoccupazione), ma è l’effetto di dinamiche di lungo termine, in primis dell’automazione del lavoro. Sotto la pressione dell’accelerazione delle capacità dell’intelligenza artificiale, l’automazione si trasformerà in un autentico tsunami. Rispondere con mansioni e modelli organizzativi tradizionali, ritenuti dalle giovani generazioni prive di senso e frutto di logiche sorpassate, significa essere destinati all’estinzione. Ne parlo in questo video per la rubrica “C’è futuro e futuro” di Futura Network.